ASUS Radeon R9 270X DCII TOP: Analisi in Dettaglio
Vi proponiamo un breve video dell’unboxing della scheda oggetto della recensione odierna, inoltre abbiamo dato un primo sguardo alla scheda mostrandone alcune parti interessanti nel dettaglio. Buona visone:
http://www.youtube.com/watch?v=nnt-Ig18BzM
Tolta dalla scatola vediamo per la prima volta la Radeon R9 270X. La prima cosa che ci balza subito all’occhio, osservando questa scheda, è il dissipatore di discrete dimensioni, che presenta una colorazione nero/rosso che richiama apertamente la serie ROG di ASUS. Come possiamo vedere dalle foto sottostanti il PCB della scheda è molto più corto rispetto alla lunghezza complessiva del dissipatore. Le ventole di cui è dotato sono da 70mm a 11 pale che assicurano un buon compromesso airflow/rnoise, le quali vanno a refrigerare le lamelle del radiatore sottostante. Collegate al radiatore troviamo 3 heatpipes di dimensioni molto generose che hanno il compito di trasferire velocemente il calore dal chip alle lamelle di alluminio. Sulla parte superiore del dissipatore troviamo in rilievo il nome del cooler DirectCU II.
Ribaltando la scheda mettiamo in mostra il bel PCB nero opaco con cui è fornita. Posto su una delle viti posteriori troviamo il bollino di garanzia, che se tolto o lacerato porta all’annullamento della garanzia. Quindi vi consigliamo di pensarci bene prima di comprare questa scheda se avete in mente di installarci un cooler aftermarket o un ottimo waterblock. Per sostenere il peso del pesante dissipatore, ASUS ha installato un sostegno in metallo, riportante il logo dell’azienda, nella parte superiore del PCB in modo da non far piegare la scheda una volta installata. Vicino questa staffa di metallo troviamo il connettore CrossFire che ci permette al massimo di connettere in parallelo un’altra R9 270X.
Aspetto particolare da segnalarvi è l’assenza di dissipazione per le VRAM della scheda e per la sezione VRM. A nostro giudizio una buona dissipazione passiva di questi componenti è essenziale per una scheda votata all’oc come questa. Infatti in linea teorica temperature più basse di questi componenti permettono all’utente di avere una maggiore margine di overclock. La sezione di alimentazione è custom made in ASUS ed è costituita da 6+2 fasi, 6 per il chip GPU e 2 per le memorie, gestite dal controller digitale DIGI+. Per quanto riguarda le memorie, ASUS ha implementato su questa scheda 8 Chip Elpida da 1400 MHz.
Per quanto riguarda le connessioni video della scheda abbiamo: 2 DVI (single e dual link), una HDMI e una DisplayPort. L’alimentazione del chip Curacao è affidata a due connettori 6-pin PCI-Express che serviranno a fornire alla scheda 180W di potenza. I connettori PCI-Express sono forniti di due led che ci segnalano la corretta alimentazione se si illuminano di verde.