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HyperX QuadCast - Recensione - Impressioni di Utilizzo

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Partiamo con l’installazione. Quale installazione? C’è una installazione? Il bello di questo HyperX QuadCast è la totale assenza di dover fare nulla se non prendere il cavo USB in dotazione e collegarlo al PC, attendere qualche secondo per l’installazione automatica dei driver e subito poter parlare in chat vocale. Naturalmente le uniche regolazioni da fare saranno scegliere il pattern ideale e regolare eventualmente il Gain oltre che impostare o reimpostare le sorgenti da software quali Discord, Team Speak o OBS. Il resto è solo parlare.

Il microfono HyperX QuadCast si presenta di base con tutto ciò che spesso si compra separatamente dunque uno shock mount per garantire maggiore protezione e robustezza ad un eventuale microfono, un filtro antipop per ridurre al minimo rumori di fondo/ambiente e uniformare la sillabazione quando si parla. Incluso nel bundle è presente anche un adattatore da 5/8’’ che permetterà un’installazione più agevole o professionale su un’asta per microfono. Potrete in questo modo risparmiare anche del prezioso spazio sulla scrivania/postazione da gaming.

Il design dell’HyperX con anche questo LED di colore rosso sempre accesso a volte vi farà spostare lo sguardo su di esso per osservarlo e osservarlo. Non a caso HyperX e precisamente il QuadCast ha vinto il premio IF Design Award 2019.

Passando invece alle prestazioni dobbiamo dire che l’HyperX riesce ad offrire una registrazione della voce davvero interessante e ottima. Suono chiaro, pulito e uniforme in ogni situazione. Durante l’utilizzo io ho personalmente utilizzato il più classico dei pattern ovvero il cardioide. Potrete comunque scegliere eventualmente tra gli altri 3 che sono Omnidirezionale, Stereo o Bidirezionale. A seconda del pattern potrete effettuare un primo Tuning della voce e registrazione tramite la comoda e immediata manopola per la regolazione del Gain. Nel caso non foste ancora soddisfatti della qualità potrete e dovrete poi agire a livello software con i più classici e conosciuti software di ‘’pulizia’’ e settaggio audio.

Non da meno è anche la chicca relativa l’attivazione/disattivazione del microfono attraverso un sensore e il ‘’Tap-To-Mute’’. Con un leggero tocco potremo immediatamente mutare o riattivare il microfono.  Il LED Rosso sempre attivo con il Mute si spegnerà e si riaccenderà facendo il contrario. Sembra una cosa banale ma un tocco rispetto una pressione fisica di un tasto è sicuramente e nettamente migliore e più agevole a meno che non bypassate alla fonte con uno shortcut/binding sulla tastiera per la gestione Mic ON/OFF.

Complessivamente e a mio avviso HyperX con il QuadCast ha svolto un ottimo lavoro sotto i principali aspetti quali design, personalizzazione iniziale, qualità e prestazioni e dettagli.

L’unico vero contro che ho notato è l’assenza di una barra in Windows per controllare il volume del Gain e se vogliamo essere pignoli l’assenza di una manopola fisica sul microfono stesso, come per le altre già presenti, per la regolazione del volume.

Vi lasciamo infine alle registrazioni effettuate con i vari Pattern (sempre in ordine da sinistra a destra).

Stereo

Omnidirezionale

Cardioide

Bidirezionale

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