Il cuore pulsante diviso a metà: fra single e multiplayer

Detto questo, la campagna non è perfetta. Alcune decisioni sulla lore lasciano un po’ di amaro in bocca, e un esempio importante è quello che è stato fatto con Ermac. Senza addentrarci troppo nel territorio degli spoiler, l'intera atmosfera di Ermac "sono un essere pieno di anime multiple" riceve una nuova sfumatura che, francamente, cancella tutto ciò che di bello c'era in lui. Non solo avviene all'improvviso e con poche spiegazioni - il motivo per cui si verifica questo cambiamento è un po' strano - ma rimane anche per il resto della storia. Sembra che questa decisione sia stata presa semplicemente per dare ai fan di vecchia data qualcosa da masticare, ma nel frattempo ha interrotto la mia immersione nella storia per un po'. In generale, la campagna fa un ottimo lavoro nel cambiare questo mondo, ma alcuni di questi cambiamenti affievoliscono l'impatto del personaggio interessato invece di migliorarlo.

C'è un limite in questa campagna, ed è la sua natura lineare: Una volta terminata, non c'è più nulla da fare. Il capitolo finale offre una certa varietà, in quanto è possibile scegliere il proprio combattente e la scelta a sua volta cambia alcune cose della battaglia finale, ma questo è l'unico cambiamento. Inoltre, questa è l'unica scelta che la campagna offre, poiché, a differenza del gioco precedente, in ogni capitolo viene assegnato un personaggio anziché avere delle scelte. Fortunatamente, la storia è abbastanza buona da compensare questi difetti, ma la rigiocabilità è praticamente inesistente al di fuori dell'ultimo capitolo.

Ci sono altri modi per giocare a Mortal Kombat 1 al di fuori dell'eccellente modalità campagna e, sebbene queste modalità siano divertenti, non offrono lo stesso livello di gioco interessante.

Le modalità online includono stanze classificate, casuali e private con un formato "chi vince resta in gioco" chiamato King Of The Hill. Ho riscontrato pochissimo stuttering nelle mie partite online, il che è un altro fiore all'occhiello del netcode rollback. Tuttavia, la mancanza della modalità spettatore nelle stanze private è un grosso passo indietro rispetto agli altri picchiaduro.

Le modalità per giocatore singolo includono le tradizionali torri della modalità Arcade, con ogni personaggio che riceve un finale individuale, e una nuovissima modalità chiamata Invasione. Le torri classiche ricordano la vecchia scuola di MK nelle sale giochi, e la loro ascesa è ancora molto piacevole. I finali dei singoli personaggi sono brevi vignette, come in MK11, ma l'aggiunta di elementi di lore che ne derivano offre alcuni potenziali filoni interessanti per il futuro. Il finale di Smoke, in particolare, ha risposto in modo eccellente a una delle mie domande più scottanti su MK1.

Le invasioni, invece, si svolgono in mappe overworld con i giocatori che corrono da un obiettivo all'altro. L'idea è buona e, come nella campagna, c'è molta nostalgia: il codice di sicurezza della villa di Cage, ad esempio, è "ABACABB", ovvero il codice per attivare il sangue nella versione Sega Genesis dell'originale MK, un tocco di classe.

Tuttavia, la maggior parte degli "stage" di queste mappe contiene un unico combattimento, il che significa che la maggior parte degli stage può essere completata in 10-15 secondi. In alcune partite sono presenti dei modificatori, come l'occasionale ostacolo extra che mi viene lanciato, ma non fanno molto per migliorare l'esperienza. La sfida è minima, soprattutto nelle aree successive, quando sono riuscito a ottenere potenti

Talismani e Reliquie per potenziare le mie abilità, e inizia a sembrare una fatica. Rispetto alle offerte di MK11 - il Krypt, che era un dungeon tentacolare pieno di sbloccabili e segreti nascosti, e le Torri del Tempo, che offrivano nuove idee per il classico formato a torre - Invasioni sembra una delusione. Ci si può divertire, ma la sensazione di grindy e la mancanza di varietà nelle partite rendono questa modalità meno incisiva di quelle del suo predecessore.